A cura di Francesco Cannatella
Nel 2025 si prepara una svolta storica anche per il gioco fisico in Italia.
Mentre tutti parlano del riordino del gioco online e delle nuove regole che riguardano i PVR (punti vendita ricarica) di cui la nostra agenzia è attenta osservatrice, i veri professionisti del gambling stanno già guardando avanti.
Verso la raccolta da banco.
E verso il nuovo bando che la regolerà, una volta concluso quello dedicato al gioco online.
I concessionari più lungimiranti stanno puntando su entrambe le autorizzazioni:
Due mercati distinti, seppur comunicanti. Diversi per regolamentazione, e diversi anche per tipo di scommettitore.
Ma destinati a convergere nel nuovo modello di business che nascerà proprio nel 2025: il Centro Scommesse multicanale.
Non è solo una questione di licenze o di differenze tra PVR e agenzia: quelle le abbiamo già spiegate, con precisione, in altri articoli della nostra guida. Qui si parla di destino imprenditoriale.
In questo articolo non troverai slogan. Troverai scenari, dati, riflessioni vere. Forse anche qualche previsione azzardata — ma basata su esperienza reale.
Una guida per chi, nel 2025, vuole aprire un vero centro scommesse. E non vuole sbagliare la mossa. Magari proprio un ex gestore PVR, pronto a guardare oltre.
Insieme ai concessionari. Verso nuovi mercati. Verso nuovi orizzonti.
Indice:
Toggle“Faccio il grande salto, guadagno bene e mi apro un centro scommesse.”
Frase sentita mille volte. E mille volte raccontata male. lo abbiamo visto e trattato in altre guide, no non basta aprire le serrande e aspettare il flusso di scommettitori.
E non basta nemmeno dire “mi dedico solo a chi vuole giocare da banco, in contanti, guardandomi negli occhi come si faceva una volta”
Questo non è romanticismo. È una distorsione pericolosa e una mancanza di visione della multicanalità del futuro del gambling italiano. E se non lo capisci, rischi di finire schiacciato.
Serve una visione e una programmazione diversa, è lì che servono consigli dei professionisti come quelli di PVR.bet pronti a consigliarti. Il concessionario autorizzato non sei tu, sei l’ultimo anello di un sistema complesso.
E se non lo capisci, rischi di finire schiacciato.
Il PVR è stato amato e odiato, protagonista, ma anche bersaglio di norme dedicate, controlli e polemiche.
Con l’introduzione dell’Albo PVR, tra ricorsi, sentenze e pareri costituzionali, oggi è al centro delle preoccupazioni di molti operatori del settore.
Ma questo non è il momento della paura o di allarmarci. È il momento di guardare in faccia una verità scomoda
Una verità che parte da una cosa sola: i numeri. Perché è lì che i concessionari guardano. Sempre.
In Italia esistono due canali di raccolta:
Quello che nessuno dice è che, dopo il COVID, il mercato si è ribaltato:
il giocatore ha sposato l’online, mentre il punto fisico ha ancora clienti veri, affezionati, che amano guardarti negli occhi prima di giocare.
E i dati lo confermano: nel 2024, il gioco online ha raggiunto quasi il 50% della raccolta, e la sua crescita non si ferma. Ma c’è di più. E questa è la parte più interessante e preoccupante .
Oggi, oltre il 70% del mercato italiano è nelle mani di pochissimi gruppi, pochi concessionari, ed è proprio questo che fa gola ai colossi esteri: il controllo del fisico.
Paradosso? Forse.
Ma è una realtà che sta cambiando tutto, un tempo si facevano la guerra, ora si cercano.
Fisico e online non si rubano più i clienti: si completano. Ed è da qui che dobbiamo partire.
Il PVR, un tempo visto come un “nemico” dai gestori del fisico, oggi diventa una risorsa. Chi prima lo disprezzava, ora vuole integrarlo nella propria attività ancora prima di aprire un centro scommesse. Perché finalmente si è dato il giusto valore, si è capito che il PVR porta:
E chi dice il contrario, dice il falso.
Perché il gestore del PVR ha sempre avuto un ruolo consulenziale.
Ha promosso e spiegato il gioco online. Non si è mai limitato a incassare. A differenza del gestore di agenzia, che spesso si limita a stampare la giocata e passare il ticket.
Ecco perché aprire un centro scommesse fisico nel 2025 non è più un’alternativa.
È la nuova porta d’accesso al digitale. E chi lo capisce adesso, parte avanti. Perché? proviamo a spiegarlo meglio:
La nuova tendenza è chiara: valorizzare il PVR all’interno del centro scommesse.
Offrire al cliente un’esperienza completa fatta di:
La multicanalità nelle scommesse non è più una teoria. È realtà. Ed è quella che funziona. Ma soprattutto funzionerà sempre di più.
La novità che nessuno scrive e che pochi divulgano?
È questa: i concessionari dell’online puro per intenderci, quelli senza PVR che finora hanno fatto solo digitale, oggi contro ogni previsione sono affascinati dal fisico.
Vogliono partecipare al bando per l’assegnazione dei titoli concessori necessari per raccogliere anche in presenza, tramite canale fisico.
Perché?
Perché lì ci sono clienti caldi, reali, presenti.
Clienti che si possono fidelizzare e poi spostare, magari su un casinò online, su un’app personalizzata, con offerte esclusive.
Perché oggi il mercato è diviso a metà, e il canale fisico è la scorciatoia più concreta per acquisire l’altro 50% e portarlo, passo dopo passo, verso l’online.
Dopo tutto questo, possiamo dirlo: il PVR non è finito.
Si trasforma. Si evolve.
L’integrazione tra gioco fisico e online è già realtà. Ed è proprio ciò che i giocatori italiani aspettavano da anni.
Oggi, la tecnologia consente di farlo:
Il giocatore giovane vuole poter ricaricare in punto fisico e scommettere da smartphone, magari da casa.
Il boomer, invece, vuole iniziare ad avvicinarsi all’online, ma con qualcuno che lo accompagni, che lo faccia sentire sicuro.
Il futuro e le scelte per aprire un centro scommesse non sono né solo digitali né solo tradizionali.
Sono ibride.
E sono già qui. Mancano pochi mesi.
Il gioco è cambiato. E chi resta indietro, esce.
Aprire un centro scommesse nel 2025 non è una moda, e se lo è mai stato, oggi non lo può più essere.
È sempre di più una scelta che va fatta insieme a professionisti veri.
È una scelta imprenditoriale seria, destinata a chi ha visione, esperienza, alleati giusti.
Chi era un PVR oggi può fare il salto.
Chi faceva solo fisico, oggi può conquistare l’online.
Chi sta valutando l’apertura di un centro scommesse ora può costruire un punto multicanale, sia PVR che fisico. Solido, legale e con buoni guadagni.
Sì, è vero. Serve una strategia.
Ma principalmente serve concretezza. Serve capire che il futuro non è solo digitale né solo da banco. Il futuro è dove i due mondi separati dalla normativa si stringono la mano nella vita reale. Com’è successo? Lo ha scelto il giocatore italiano, ambitissimo da tutti i mercati europei, che con le sue azioni, negli ultimi 5 anni, ha di fatto stravolto e ridisegnato il betting italiano.
E qui entriamo in gioco noi di PVR.bet. Se sei arrivato fin qui, vuol dire che ti interessa davvero. E che hai capito che non scriviamo per caso.
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